dura convivenza

Io non avevo mai convissuto prima d’ora e forse sono stata una facilona nel credere che sarebbe stato tutto rose e fiori!
Ovviamente la quotidianità mi ha dato torto marcio, che più marcio non si può! Ma in effetti cosa mi aspettavo?
Io sono una trentasettenne abituata a vivere da sola e lui un quarantasettenne abituato ad avere una moglie chioccia che si prendeva cura di lui, senza avere mai avere coscienza di cosa significhi mandare avanti una casa e insieme prendersi cura di una bimba piccola.
Ma soprattutto io ero entrata nell’ordine d’idee che dopo il parto saremmo tornate a casa in due e non in tre! Io sono stata catapultata in una realtà che non mi apparteneva e a cui non ero preparata!
Fare la mamma e insieme la compagna, l’amante, la cuoca, la donna delle pulizie, l’orecchio amico e chissà quante altre cose mi ha stravolta più che mai. Inoltre, dall’altra parte io riscontro zero empatia.
Lui non rientra a casa mai prima delle 18:30 e una volta dentro inizia il suo iter domestico. In ordine sparso elenco le sue attività principali: lamentarsi perché stanco o perché qualcosa gli fa male (di solito la pancia o la testa), inveire contro i colleghi, ovviamente utilizzando un rono di voce tale che se la bimba dorme di lì a poco si sveglia! Dopo essersi spogliato fa una ronda in cucina perché ha fame, controlla il frigo e, dietro m io consiglio, mangia un frutto. Quindi accende il televisore e si butta a peso morto sul divano. Si propone per cambiare il pannolino alla bimba ma resta imbambolato a guardare sciocche trasmissioni televisive. Finito di cenare non aspetta che anch’io finisca, si alza e lava i piatti, spingendomi con lo sguardo perché ha necessità di tornare sul divano, gli manca Sky ma si accontenta di fare zapping, perché le trasmissioni impegnate lo innervosiscono (Report e Alberto Angela sono banditi!). Non mancano certo i rimpianti per quello che non ha più, soprattutto gli ampi spazi, le sue cose e una moglie servizievole!
Si, lava i piatti e mi abbraccia quando siamo a letto o la mattina se lei non si sveglia piangendo, ma io ho avuto mezz’ora di tempo solo oggi per lavarmi i capelli, le unghie non le taglio da un pezzo e vado di corpo una volta ogni due giorni perché se lei piange lui di solito è a lavoro!
Ho una doppia stanchezza addosso e we lui non fosse così permaloso gli proporrei di andare a stare nel suo appartamento, ovviamente garantendogli la possibilità di stare con la.bimba quando vuole. Ma lui la prenderebbe malissimo e mi accuserebbe di essere un’ingrata che non apprezza il fatto che lui si sia messo in discussione e che alla fine abbia scelto me e la bimba. Lui non capirebbe che stiamo rovinando tutto, perché tutto è successo troppo velocemente e senza darci la possibilità di conoscerci prima di improvvisarci famiglia.
Sono stanca, per fortuna c’è la piccola!

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