Desideri&Alcool

Un posteggio vuoto ci ha raccolti nella sua cornice. Un insolito quadro notturno in cui tutto sfuma nella nebbia dei fumi dell’alcool. La luce arancione dei lampioni prepotente ci ha illuminati. Il bisogno di sentirlo dentro di me. La sua voglia di possedermi.

Il silenzio della notte.

I desideri appena espressi che scivolano via. So di allontanare la normalità, so che anche questo non porterà a niente, so che resterà un altro vuoto, un sorriso di circostanza, l’affetto o l’amore dimenticato, una banale conoscenza. Io che ispiro tenerezza, io che sono temporanea, io che non lascio ricordi.

Due lacrime fredde sono scivolate dal mio volto al suo. Mi piace come scopi, gioia. Veloce le ho asciugate. Stasera ti è piaciuto…Mi gira la testa. Penso al mio cane, le gambe magre, belle mani, tanti amici, essere innamorata, avere un figlio, poter sorridere sempre, che non c’è motivo di piangere. Mi stringo a me stessa in un letto freddo, l’alcool mi trasporta leggera in un triste sonno.

a un passo da…

ieri sera ho visto Dr House e Grey’s Anathomy. per convincere i miei genitori a non cambiare canale ho addotto le seguenti motivazioni: il Dr House mi dà la necessaria carica di cinismo, Grey’s Anathomy dà la speranza, quella di un lieto fine, quello fatto di rose e fiori, quello che io desidero e che è sempre più lontano, ieri sera soprattutto.

ma man mano che la puntata di Grey’ Anathomy prendeva corpo sentivo crescere un infinita tristezza dentro di me, la consapevolezza della mia solitudine, il ricordo del mio cane che non c’è più, Roberto e la sua freddezza, quello che mi circonda che è in effetti niente e che mi fa sentire tremendamente sola. a un certo punto ho pianto. tre lacrimoni mi sono scivolati giù sulle guance senza che io potessi far nulla fuorchè asciugarli con la manica del pigiama…

e rimpiango il fatto di averlo abbandonato quando lui stava male, averlo salutato dicendogli ci vediamo lunedì, fai il bravo…ma lui è morto senza di me e io sento di averlo abbandonato e io non me lo perdonerò mai. il mio cucciolo…

e ora sono di nuovo ad un passo dalla pazzia, da quello stato in cui non capisco più quello che sono, cosa voglio, cosa ha senso e cosa non ne ha. sono di nuovo in bilico tra quello che gli altri chiamano normalità e la mia personale normalità, fatta di lacrime, sorrisi provocanti, desiderio di vendetta e quanto può essere considerato una normale contraddizione.

Magia, stregoneria o semplicemente malocchio?!

Io a volte davvero non mi capisco! Non capisco come diavolo faccio a d attrarre solo ed esclusivamente uomini sposati! Davvero deve essere una magia al contrario, quindi una stregoneria, un maleficio. Ma ciò che ha davvero del perverso e che mi lascia sempre senza parole, sono le MIE reazioni!

Io, infatti, non riesco a dire di no, non riesco a dare voce ai miei pensieri che suonano press’a poco così: ma brutto coglione, perchè non te ne torni a casa e ti vai a fare una bella scopata con tua moglie, porti fuori il cane, fai fare i compiti a tuo figlio, porti tutta la tua famiglia a cena fuori o a mangiare una pizza…insomma, perchè stare qui a tentare di corteggiarmi non te ne vai affanculo?!? Queste frasi mi rimangono attorcigliate nella lingua, così io ringrazio per l’invito e…accetto!

Questo è successo anche questo pomeriggio! Ho accettato un invito ad andare a prendere un caffè con uno dei supervisori ai lavori in agenzia, nonostante la fede in bella mostra nell’anulare, una costante dei miei accompagnatori!! Così, mentre eravamo lì, seduti al bar, io un aperol, lui un bitter, io sorbivo sorridente e abbastanza stufata i suoi complimenti, lui ammiccava facendomi capire di avere già avuto altre storie extraconiugali, io che pensavo che potevano essere delle disperate, lui che dichiarava esplicitamente che tutte le volte che veniva in agenzia mi aveva osservata attentamente, io che mi domandavo silenziosamente cosa cazzo ci vedono in me gli uomini, che se mi guardo allo specchio non mi trovo affatto carina, figuriamoci bella! Lui che diceva di aver chiamato più di una volta ma che io non rispondo mai al telefono, io che ringrazio la mia buona stella per non avermi fatto rispondere quando c’era lui dall’altro capo del telefono, tanto per evitare qualche magra figura, della serie ma con chi parlo, chi sei, no, io non ti conosco, non mi ricordo!!

Insomma, uno pseudoaperitivo che desideravo finisse il più presto possibile! Lo desideravo solo perchè non credevo mio avrebbe poi chiesto, una volta scesa dalla sua macchina: ma allora ti posso chiamare? Mi puoi chiamare anche tu…che tristezza!! Che poi da un lato mi ha fatto tenerezza, dall’altro lato, se ci penso bene, m’incazzo pure, perchè allora davvero fanno tutti schifo gli uomini, almeno quelli che vanno alla ricerca di conferme fuori, che hanno bisogno di costanti massaggi dell’ego, passandosi il capriccio di portare una ragazza al bar o a cena fuori, tanto per impressionarla, per fare colpo! Con me non attacca! Ma loro non lo capiscono! Io voglio le follie, le cose da innamorati, mica quell’una tantum come negli abbonamenti alla linea adsl oppure i bonus statali, io voglio la costanza, l’esclusiva, il sempre, la quotidianità. Se non può essere questo non voglio altro!

Mi passerò certo qualche altro capriccio, tanto per avvalorare ulteriormente la tesi che i maschi fanno schifo e per farmi una scopata, sperando ne valga la pena (e il pene soprattutto!!) dato che non si batte chiodo dal 18 gennaio (!!), senza dare comunque troppa corda a queste strane storie che mi capitano e ai vari uomini con cui devo confrontarmi, cercando un antidoto alla stregoneria di cui sono vitttima, o forse è un semplice malocchio?!!

AS I’M ALONE CIGARETTES NEVER STOP!

Così, dopo la matematica, procedo con l’inglese creativo, nonostante la laurea in lingue!!

Cenere che cade a terra frettolosa, non arriva nel posacenere. Scrivo di niente! Solo che non so definire il mio stato d’animo. Nè contenta nè triste…un inferno quindi!

Bugie, la specialità della casa! Quelle che rifilo a tutti: colleghi, amanti, conoscenti, amici. Un modo come un altro per fingere. Mi nascondo a me stessa, ma va bene anche così!

Ieri pomeriggio è venuto Giuseppe. Abbiamo fatto l’amore, abbiamo scopato, fatto sesso. Era tutto e niente. E’ stato bello? Non lo so. Ne avevo voglia. Mi sono scoperta a digrignare i denti e mi sono chiesta perchè. Appagata mentre era dentro di me, pensavo che non m’importava niente. Ma digrignavo i denti. E volevo che mi tenesse abbracciata. E volevo che che sparisse subito dopo. E volevo tutto, ma in realtà non volevo niente.

Una doccia ha pulito i nostri umori dal mio corpo. Non è rimasto niente. Solo silenzio. Va bene così! C’è solo un pò d’invidia per chi riesce ad innamorarsi. Io non ci riesco.

Pomeriggio è venuto un cliente con un cucciolo di cane. L’ho preso in braccio. 14 anni e il mio cane in braccio. Piccolo. Mi sono riempita di tenerezza. Ma la vita di ora m’impedisce di prenderne uno. Ha ragione mia madre. Io e Lillo ci siamo vissuti. Adesso sarebbe diverso, e la mattina, ogni mattina, sarebbe un abbandono. Non potrei fargli quello che subisco costantemente.