Fiori a lavoro

Che ridere oggi, quando è entrato il fiorario con un mazzo di fiori, Marco che si volta verso di me e mi dice questi sono per te, io che mi nascondo, chissà poi perchè, dietro il bancone, il fioraio che fa il giro e mi consegna un mazzo di rose e lilium gigantesco, i clienti in sala che mi guardano incuriositi, io che strappo il bigliettino dalle mille puntine che lo tengono appiccicato alla confezione, leggo e non capisco CHI mi abbia mandato questi fiori, Donata che mi chiede “CHI TE LI HA MANDATI?“, io che non so rispondere, finchè non si accende la lampadina e dico soddisfatta della risposta, perchè so che è quella giusta, anche se non sono a scuola e quindi c’è ben poco da indovinare, Giovanni, il datore di lavoro di mia cugina!

Bello seguire i miei pensieri nel leggere il biglietto. si scusava per sabato mattina. Penso: ma io sabato mattina dormivo…no, sabato mattina mi sono svegliata presto, non ho dormito, ma che ho fatto, allora? Ah si, sono andata da Laura…ecco, Giovanni, il capo!! Ma che c’entra lui sabato, mica era in negozio, noi manco ce lo volevamo…faccio mente locale e ricordo che ad un certo punto ha telefonato e Laura faceva mille smorfie, tanto per farmi capire che lui le chiedeva di me, che era entrato nel pallone perchè non sarebbe riuscito a venire, perchè è da un mese, ormai, che le chiede di organizzare anche un aperitivo qualche sera per uscire con me…

Comunque, alla fine c’è riuscito, ci vedremo in settimana per questo aperitivo. Almeno stavolta non uscirò con una persona di cui conosco il carattere, gli aspetti positivi e quelli negativi, quelli negativi, quelli negativi…che tanto una risata poi me la faccio sempre e comunque!!

Imbarazzo

Lui ha detto facciamo l’amore, mentre io pensavo che non sarebbe stato amore, non avrebbe potuto esserlo, neanche con tutta la buona volontà. E così è stato,  o non è stato, dato che è stata solo una scopata, vuota, inutile e senza senso alcuno! Di quelle che capitano ultimamente, di quelle che non lasciano niente, di quelle che ne avresti potuto fare a meno, di quelle che dopo c’è tanto imbarazzo e non sai come comportarti. Si, siamo maturi, ma io queste cose non so gestirle, forse sono troppo romantica e credo ancora nell’amore, così l’indomani non so cosa fare, so solo che non ho voglia di sentirlo, nè tantomeno di vederlo.

E rido quando racconto a Raffaella che mi dava indicazioni su cosa fare quando eravamo a letto, che ha il cazzo talmente piccolo che mi sono risparmiata un’ulteriore simulazione di orgasmo, salvata dalla provvidenziale mancanza di preservativi, la prima era stata quando si era ostinato a fare sesso orale, mentre io stavo con i pugni chiusi e guardavo l’arredamento della camera!! Rido perchè se ci penso seriamente mi sento disgustata da me stessa che non ho saputo dire di no, che ho lasciato che mi si comprasse per una cena del valore di  50 euro, che sono stata ancora un’illusa quando ho pensato che la nostra conoscenza ormai quasi decennale potesse avere risvolti diversi e non arenarsi in questo mio imbarazzo!!

Buoni presentimenti

Lo so, si dice buone intenzioni, ma io da ieri sera ho dei buoni presentimenti, come se sapessi che ci sarà qualcosa di positivo che accadrà, devo solo aspettare, devo avere pazienza e qualcosa accadrà, ne sono certa!!

La scorsa settimana mi aveva telefonato lui, il Supremo, dicendomi che oggi sarebbe venuto a Catania per seguire un corso di aggiornamento e che, se fosse rimasto, gli sarebbe piaciuto andare a cena dov’eravamo stati insieme una volta. Beh si, con piacere, fammi sapere, e, non posso nascondere, che ci avevo quasi creduto, dimenticando che lui è l’uomo dai mille impegni, l’uomo che non ha mai tempo, neanche per le siue cose. Quindi oggi il suo non essere pervenuto non mi ha turbata più di tanto. Anzi, non l’ha fatto affatto!!

A lavoro ho conosciuto due tizi, il già nominato Francesco e il più timido Giuseppe Maria. Non posso nascondere che mi piacerebbe uscire con uno di loro. Oggi è venuto GM, solo per un’informazione…io facevo la seria seria, ma mi veniva troppo da ridere!! Quando è andato via ho visto il leaflet della mostra organizzata dove lavora mia sorella, e ho pensato: che stupida, avrei potuto chiedergli se gli piace l’arte contemporanea, magari sia ndava insieme!! Ma ormai era andato via e la mia attenzione era sollecitata da un’anziana signora che, impietosa mi ha riportato con i piedi per terra, lui andato!! L’altro, Francesco, l’architetto, non è più pervenuto dopo i msg della settimana scorsa. Doveri forse contattarlo io, mi chiedo…ma mi rispondo da sola: No!! Non voglio fare una cosa di cui so mi pentirei subito dopo, così aspetto.

Aspetto, ci sono abituata, ma stavolta l’attesa non ha il sapore amaro di questo autunno. L’attesa ha l’odore della primavera, mi solletica i sensi, mi fa sorridere, mi mette di buon umore. L’attesa, stavolta, non verrà frustrata ed io ho il presentimento che accadrà qualcosa…