La non-coppia

Bene, quanti giorni sono passati? BOH! Io non solo ho perso il conto, ma anche le speranze! Noi non ci siamo più visti. Ieri sera mi ha chiamata. Il cellulare era spento, sempre per quello sciocco discorso che non lo voglio sentire, quando farei meglio a non rispondere affatto…L’ho richiamato. Come’è andata? Una merda. Come sempre!! No, c’è il mostro in ospedale, che sta male. Cavolo, questo mi dispiace. Chiudiamo quasi subito, che non è giusto lo distragga, mi piace credere che parlando con me possa distrarsi(!). Lo richiamo verso le 22:30, solo per sapere se andava tutto bene. Era stanco però credo abbia notato il mio interesse. Grazie, mi ha detto.

E oggi è giovedì. Nella routine di una non-coppia come noi, questo dovrebbe essere il MIO GIORNO! Ma il mio giorno non esiste più, come non vale più il mio fine settimana. Vale solo quello del mostro.

Me ne vado a casa a fare discorsi sconclusionati, senza sapere cosa mi aspetta per dopo, sapendo che se ci vedermo io non avrò il coraggio di dirgli basta.

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